Perché la mamma che un tempo raccomandava al figlio di stare sempre dal latointerno del marciapiede ora che lui ha un fratello minore gli raccomanda dilasciare quello dalla parte più sicura? È quanto si domanda il protagonistadel primo racconto, con divertito stupore e con la nuova consapevolezza chesono spesso le piccole cose a dimostrarsi rivelatrici. Questi racconti diinfanzie, adolescenze e giovinezze campane ci conducono per mano, con ilsorriso a fior di labbra, attraverso storie di vita ordinaria, originate dadettagli e particolari minimi. Ma sono solo apparentemente insignificanti, esvelano una profondità inaspettata sotto la superficie delle cose e deglieventi. Gli episodi sono semplici, gli spunti presi da una pacata, e tuttaviaevocativa, quotidianità: un saluto sempre uguale; le caramelle di un tempo cheerano un colorante unico; la convinzione tutta meridionale che non piove mai egli ombrelli non servono. Perché si può anche fissare il dito che indica laluna anziché il cielo per comprendere molte cose.
