Mario Rigoni Stern descrive efficacemente il libro di Nico Orengo: Storie chesintrecciano, antiche, vecchie, nuove; pescatori, donne, finanzieri,contrabbandieri di sale, acciugai... pagine dove paesi, montagne, strade,pesci, navigli, alberi, odori, valichi, rade, approdi hanno nomi precisi damolto tempo così che tutto appare vivo, gustato, cantato e concreto.. in tuttoil libretto si sente il profumo dellaglio rosa, del salso del mare, dellevalli nascoste e della Olga, la rossa di capelli che passsa nelle pagine comeuna cometa tra i picchi delle montagne.