Mari si è appena laureata ed è tornata a vivere nel suo paese natale, dove ha deciso di aprire un piccolo chiosco di granite. Questestate sua madre ospita Hajime, la figlia di una cara amica, che sta attraversando un periodo molto difficile a causa della morte della nonna. Mari non è affatto entusiasta: è indaffarata col chiosco appena avviato e pensa di non avere tempo per fare compagnia a una ragazza così piena di problemi. Oltre a brutte cicatrici che le ricoprono il corpo, dopo la morte della nonna Hajime si rifiuta di mangiare e di uscire di casa. Ciononostante le due ragazze a poco a poco diventano amiche e Hajime inizia ad aiutare Mari nel lavoro. Il resto del tempo lo trascorrono tra nuotate in mare, passeggiate sulla spiaggia e lunghe chiacchierate, sempre sullo sfondo di un incantevole paesaggio marino. E il mare sembra essere il vero protagonista del romanzo, con i suoi misteri e le creature che si celano negli abissi, una presenza costante e rassicurante nella vita di Mari, e un balsamo per lanima ferita di Hajime. Sul finire dellestate, quando lacqua diventa di giorno in giorno più fredda e il vento sulla spiaggia solleva i granelli di sabbia nella tiepida luce di settembre, Hajime parte per fare ritorno a casa. Mari è molto triste, ma il ricordo della loro amicizia laiuterà a superare anche la solitudine dei lunghi mesi invernali. Forse non è riuscita a risolvere del tutto i problemi dellamica, ma sicuramente lha aiutata a guardare al futuro con maggiore fiducia.
