Raccolta di racconti o romanzo? Dualalìa è luna e laltra cosa, generi che si mescolano, vicende che si incrociano. Episodi a sé stanti che, tuttavia, letti con un altro occhio, sono i capitoli di una saga familiare che attraversa tutto il Novecento italiano. Bari e Roma come scenari, personaggi silenti ma non troppo di storie che proprio in queste due città trovano compimento e rappresentazione. Opera doppia, dunque, questa di Giuseppe Solfato; del resto il titolo lo esplicita, anticipandolo: duale perché duplice e contrastante; lalìa perché riferito allatto del parlare. Su tutto, una domanda: fin dove può spingersi la lingua nel narrare cose, persone, persino una città, senza che si insinui il dubbio che realtà è immaginario?