Nella sofferta e difficile realtà dei territori sul delta del Po, un ristagno, anziché un fiume di acque che scorrono spumeggianti, ci immergiamo nella vita e nella quotidianità del paese di Ostellato negli anni Cinquanta e, in particolare, in quella di Mario, Marta e Carla, componenti di una famiglia contadina povera e dignitosa. Nel tessuto fitto di numerose digressioni storiche si innesta la descrizione del presente sofferto e spesso tragico, ricco talvolta di fantasmi e di morte: un presente di fatica, di grande volontà ma anche di rinuncia; una realtà di fame e di miseria ma anche di vecchie contraddizioni, comunisti contro democristiani, laicità contro Chiesa, valori nuovi contro consolidate tradizioni. A far da spettatrici, le bandiere rosse che campeggiano sulla Casa del Popolo. Spettatrici delle vicende di un paese che nel nome stesso sembra portare la sua sorte: forse da terra bruciata, intriso di unapparente ancestrale maledizione, forse da tre ossa, simbolo esplicito della miseria.