Uscito in sordina nel lontano 1994 il primo libro di Ammaniti divenne ben presto un caso letterario su scala nazionale. Lautore, ricercatore biologo eterno laureando, getta sulla carta un romanzo fresco, vivace e molto piacevole da leggere. Il protagonista si chiama Marco Donati, un giovane ragazzo romano affetto da un cancro ai polmoni in stato avanzato. Egli fa di tutto per evitare una qualsiasi cura o tenore di vita consigliabile ad una persona nella sua situazione. È ad un passo dallalcolismo e non ha la minima intenzione di recarsi da un qualunque medico che possa aiutarlo, lunica sua passione che ancora lo aiuta a sopravvivere sono i pesci del suo negozio di acquari, creature che ama, studia e conosce alla perfezione. Marco ha pure una fidanzata, Maria, per cui forse prova un sentimento profondo ma difficile da decifrare, tanto che non riesce ancora a confessare alla ragazza la sua grave malattia. Un giorno Marco riceve una lettera dallIndia, unanziana facoltosa gli chiede di recarsi a Nuova Delhi per allestire il più grande e bello acquario della città, per sicurezza allega allepistola 5000 sterline come anticipo sul lavoro. Il giovane non ci pensa due volte e parte allistante per lIndia e manco ha il tempo di atterrare che comincia a capitargliene di tutti i colori. La seconda parte del racconto che si svolge in terra straniera è un susseguirsi di vicende ed incontri pazzeschi che capitano a Marco, e che lo trasformano in una sorta di Candido dei giorni nostri, sballottato a destra e a manca, braccato e amato allo stesso tempo e in lui riaffiora un vigoroso attaccamento alla vita che in Italia aveva oramai irrimediabilmente smarrito.