Chiusi in un mondo a parte, in un recinto domestico che oscilla tra lo Zoo di Tennessee Williams e un set di Ingmar Bergman, tre personaggi senza nome - il padre romantico e fragile, la madre onnipotente e manipolatrice, e la dolce innocua figlia non poi così candida - si amano lungo gli anni di un amore malato e claustrofobico, sfidandosi a colpi di seduzioni, ricatti, tentazioni morbose, ambizioni frustrate, fino ad annientarsi lun laltro in un rituale di umiliazione, mutilazione, eliminazione prima emotiva e poi carnale. Il romanzo è un monologo ossessivo, un dramma della memoria raccontato dalla figlia che ricorda in un lungo flashback.