Uno studioso di estetica si reca in un albergo di montagna per scrivere in tranquilla solitudine un saggio sulla sua materia. Le condizioni esterne e quelle psicologiche sono ottimali, eppure qualcosa non va. Il protagonista, a poco a poco, si accorge della presenza di strane persone che gravitano intorno allalbergo e ai luoghi consacrati alle passeggiate e alle escursioni dei villeggianti. È una umanità derelitta, difficilmente classificabile ma che reca i contrassegni di una tristezza e trasandatezza che paiono provenire da un oscuro passato collettivo. Attraverso lincontro con una cameriera, Jasmina, che appartiene a questa misteriosa genia, lo studioso vive sulla sua pelle una contraddizione forse insanabile: fascino e ritrosia si mescolano in lui conducendolo infine, dopo esitazioni e ripensamenti, a una decisione imprevedibile.